L’ematologo e dentista Tiziano Talamazzi è stato colpito dal provvedimento della commissione disciplinare dell’Ordine dei medici di Cremona per le sue posizioni critiche sui vaccini anti Covid e il suo impegno nel curare e aiutare i numerosi danneggiati che si sono rivolti a lui in questi anni
Radiato dall’Ordine dei medici per le sue posizioni contrarie ai vaccini anti Covid.
Il dentista ed ematologo di Cremona Tiziano Talamazzi, 70 anni, era già stato sottoposto a procedimento disciplinare per le sue idee, mai nascoste, nemmeno nel periodo più buio della pandemia, e ieri sera la commissione dell’Ordine dei medici, dopo una lunga sessione con i suoi avvocati, ha preso la drastica decisione di radiarlo dall’Albo.
Il medico, del quale si erano occupati i media locali e la trasmissione Le Iene, in cui lui aveva ribadito le sue convinzioni sul vaccino anti Covid, da lui definito “veleno”, ha preferito non rilasciare al momento alcun commento.
La commissione disciplinare ha trenta giorni di tempo per notificare a Talamazzi la motivazione, dopo questo atto il dentista potrà ricorrere contro la sentenza.
Talamazzi ha sempre sostenuto quanto riportato anche da diversi studi scientifici. La presenza della proteina spike nei tessuti, prodotta dal vaccino, crea alterazioni nel sangue e va a compromettere la salute degli organi. Quelli ad essere maggiormente colpiti da questa proteina sintetica sono i testicoli, le ovaie, il rene e il sistema muscolo scheletrico. Il medico è stato anche accusato di aver consigliato ai pazienti, che presentavano disturbi dopo le inoculazioni, un protocollo di integratori per aiutarli a disintossicarsi, indicando una farmacia di sua conoscenza dove erano disponibili, gestita dal farmacista Matteo Testa, che condivide le posizioni critiche e i dubbi del medico.
“Grande astenia, dolori muscolari agli arti inferiori, dovuti spesso a vasculopatie in atto e anche trombosi, alterazioni notevoli della pressione, aborti precoci, forti alterazioni del ciclo mestruale nonostante valori ormonali nella norma”. Questi i sintomi più riscontrati dal medico cremonese dopo i vaccini nei suoi pazienti e riferiti pubblicamente. La presenza della spike nei tessuti produce in ogni caso forte infiammazione, ed è questa che secondo Talamazzi va risolta, con opportuni protocolli terapeutici.
Dal canto suo invece l’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri di Cremona ha ribadito nell’occasione “l’assoluta sicurezza delle campagne vaccinali”, negando di fatto l’ampia letteratura scientifica emersa durante e dopo la campagna vaccinale, per cui sembra vi siano stati più danni che benefici, la cronaca quotidiana dei casi di persone morte o danneggiate, che afferma non essere affatto così, le ammissioni pubbliche delle stesse case farmaceutiche produttrici sulla presenza di un’ampio numero di effetti collaterali, e il ritiro mondiale da parte di AstraZeneca del suo vaccino. Le famiglie di alcune persone colpite da trombosi dopo la somministrazione, e decedute o gravemente danneggiate, avevano condotto una class action contro l’azienda per ottenere un risarcimento. Nel corso del processo, AstraZeneca ha riconosciuto la possibile esistenza di un nesso causale tra il suo vaccino e i casi di trombosi: si tratta del primo riconoscimento in un tribunale da parte dell’azienda. La possibile correlazione, invece, non è una novità, perché era emersa da tempo attraverso la farmacovigilanza.
Il medico, forte delle sue convinzioni, non si arrende e ha già annunciato che farà ricorso contro il provvedimento.