I ragazzi sani di età compresa tra 12 e 15 anni, hanno da quattro a sei volte più probabilità di manifestare una miocardite correlata ai vaccini rispetto alla probabilità di essere ricoverati in ospedale per il Covid per un periodo di quattro mesi.
Sono i risultati di uno studio reso noto dal quotidiano inglese the Guardian che avverte di svolgere ulteriori ricerche sulla gravità e sulle conseguenze a lungo termine degli eventi avversi cardiaci seguenti alla vaccinazione.
Secondo gli autori dello studio, guidati da Tracy Beth Høeg, la maggior parte degli adolescenti che hanno manifestato il raro effetto collaterale, hanno avuto sintomi entro pochi giorni dalla seconda iniezione di vaccino Pfizer/BioNTech, anche se un simile effetto avverso è stato osservato con il vaccino Moderna. Circa l’86% dei ragazzi colpiti ha avuto bisogno di cure ospedaliere, hanno detto gli autori.
Nella ricerca sono stati esaminati i rapporti archiviati tra il 1 gennaio 2021 e il 18 giugno 2021, tra gli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni, che hanno ricevuto la vaccinazione con mRNA contro il Covid-19.
Sulla base dei dati Vaers (il sistema statunitense di sagnalazione degli effetti avversi) sono stati identificati un totale di 257 eventi avversi cardiaci.
L’incidenza su un milione dopo la seconda dose tra i maschi è stata di 162,2 (età 12-15) e 94,0 (età 16-17); tra le femmine l’incidenza è stata rispettivamente di 13,0 e 13,4 per milione. Per i ragazzi sani di 12-15 anni che hanno ricevuto la loro seconda dose di vaccinazione con mRNA, l’incidenza degli eventi è stata da 3,7 a 6,1 volte superiore al rischio di ospedalizzazione per Covid-19 a 120 giorni al 21 agosto 2021 ed è stata 2,6-4,3 volte maggiore in periodi di alto rischio di ospedalizzazione settimanale, come nel mese di gennaio 2021. Mentre per i ragazzi di 16-17 anni, senza altre patologie, l’incidenza di eventi è da 2,1 a 3,5 volte superiore al rischio di ospedalizzazione per Covid-19 di 120 giorni e da 1,5 a 2,5 volte superiore nei periodi di elevato ricovero settimanale.
I dati dell’osservazione delle miocarditi su queste fasce di età inducono a valutare seriamente la situazione e lanciano un’allarme sul rapporto reale dei rischi rispetto ai benefici delle inoculazioni di vaccini Covid-19 sui più giovani.